Una Voce Per L'Europa
Il concorso musicale Una voce per l’Europa presentato dalla Nove Eventi, affonda le sue radici nella storia della musica della nostra splendida nazione. Un concorso di canto che senza mezzi termini rispecchia l’eccellenza della cultura musicale-canora italiana, come dimostrano i grandi nomi citati nei registri storici del festival, e spiega le ali nel vasto territorio Europeo.
Il concorso nasce nel 1968, da un idea del Patron CAV. UFF. SILVIO GIORGETTI. Le prime edizioni portano il nome di “ L’ugoletta d’oro” che lascia in seguito il nome ad “Voci Nuove” ed infine a “Una voce per L’Europa”.
Nonostante in nome del concorso sia cambiato nel corso degli anni, il suo scopo è rimasto lo stesso: lanciare giovani cantanti nel mondo dello spettacolo, dando loro la possibilità di farsi conoscere da esponenti del mondo discografico e di essere valutati per le loro capacità vocali ed interpretative.
Cominciò tutto in una calda giornata d’agosto, il celeberrimo Forlivese Cav. Silvio Giorgetti insieme al cantautore Gianni Meccia si trovarono a Milano Marittima con il discografico Flavio Carrarese; tanto era il caldo che il trio decise di spostarsi nella casa colonica situata nei 111 ettari del podere di Valdazze di proprietà di Giorgetti, invitando anche l’amico Domenico Modugno allora 36enne in cerca di una nuova etichetta che lo seguisse.
L’idea nacque quasi per gioco, regalare un appezzamento di terreno del podere di Valdazze ai vincitori del Festival di Sanremo (che avrebbe in seguito ospitato i vincitori della Voce per l’Europa) e ad altri esponenti della scena musicale dell’epoca con l’unica clausola di costruire entro due anni dalla firma della proprietà…
Questo territorio venne scelto da Giorgetti proprio per le meravigliose qualità paesaggistiche che lo caratterizzano e per la necessità di sviluppo urbanistico che richiedeva l’impervio territorio…purtroppo è stato anche un punto a sfavore che ha rallentato non poco lo sviluppo di questa idea avveniristica.
Così iniziò l’ormai storica vicenda del “Villaggio a sette note” o “Villaggio del cantante” anche conosciuta nel medioevo come “La Spelonca di Dante” per via di un fiabesco racconto nel quale il famoso poeta si sarebbe fermato, proprio nella piazza di Valdazze, per rinfrescarsi e bere da una fontana.
Perfino i Casadei hanno dedicato uno speciale inno al Villaggio degli Artisti sulle leggere note di un valzer intitolato “Vieni a Valdazze”.
Primo fra tutti ad aggiudicarsi un appezzamento di terreno del “Villaggio” fù l’allora vincitore di Sanremo Bobby Solo, era il 1964 e insieme a lui vennero intestati terreni anche a Gianni Ravera (Giorgetti volle ringraziarlo della collaborazione), al regista Enzo Trapani e ad altri artisti come Checco Marsella e i suoi Giganti che parteciparono come concorrenti al Festival (loro furono i primi che il 19 luglio del 1965 posarono la prima pietra della casa che costruirono in seguito).
Negli anni, vari – big – della canzone italiana, amici conoscenti e collaboratori di Giorgetti passarono da Valdazze per comporre e creare brani, suoni, relazioni amicali e godere della pace e della serenità di questi luoghi. Citandone alcuni vediamo coinvolti Albano, Claudio Villa, Iva Zanicchi, Paolo Mengoli e Pippo Baudo.
Partendo da una specifica richiesta proveniente da Rai fatta a Giorgetti per lo sviluppo di una nuova sigla per il palinsensto, arriviamo al nostro amato festival per cantanti emergenti “Una Voce per l’Europa” del quale proprio Pippo Baudo è stato lo storico conduttore presenziando per il maggior numero di edizioni.
Nei 26 anni di Festival hanno solcato il palcoscenico del Teatro del Turismo di Riccione molti ospiti e molti nomi allora dilettanti, che oggi fanno parte della storia della musica Italiana, come Zucchero e Laura Pausini.
Tutto iniziò nel 1966 come “Ugoletta d’Oro”, un concorso di canto svolto nel cortile delle scuole elementari di Pieve Santo Stefano, un piccolo comune della Valtiberina in provincia di Arezzo; questo territorio vanta una spiccata cultura musicale grazie all’iniziativa proposta e promossa appunto da Silvio Giorgetti, fautore di molteplici iniziative del campo dello spettacolo e in quello musicale come il sopra citato “Villaggio del Cantante” di Valdazze.
Personaggio poliedrico e di grande carisma Silvio Giorgetti nei suoi trent’ani di carriera (1960/’70/’80) è stato un sognatore visionario appassionato di musica che si spostava dalla sua scrivania di assessore comunale per realizzare utopie avvenieristiche; in un’intervista di Leonello Flamigni del 1970 si definisce un organizzatore di serate ma la storia ci insegna che è stato molto di più.
Partendo dal suo grande sogno iniziato nel 1964, di fondare una comunità culturale autosufficiente che permettesse agli artisti di trovare ispirazione dalle meravigliose foreste che circondano il fiabesco paesino di Valdazze, passando per lo storico festival del dilettante di Riccione “Voci Nuove” nato alla fine degli anni ’60, attraverso grandi concorsi canori come Sanremo e Catrocaro, arriviamo negli anni ’80 con il primo evento nazionale chiamato “Una Voce per l’Europa” promosso sul primo canale TV nazionale e rimasto in auge per ben 26 anni.
Proprio da Valdazze e dalla collaborazione con grandi artisti nasce quindi l’idea di Giorgetti di sviluppare il suo festival per giovani cantanti provenienti non solo da tutte le regioni italiane bensì da tutta Europa.
Un ringraziamento speciale a Giorgio Giorgetti e Paola Bedei, rispettivamente figlio e nipote dello scomparso Cav. Silvio Giorgetti, per averci messo a disposizione il materiale per ricostruire la storia del Festival.